La flora spontanea è ricca sia tra i filari che ai margini dei campi, dando sfoggio, soprattutto in primavera ad ampie fioriture di margherite, soffioni, anemoni, euforbia e molte altre, alcune delle quali interessanti sotto il profilo alimentare, le cosiddette erbe spontanee come la camomilla, la cicoria, il tarassaco, la borragine, la malva, il finocchio selvatico, la melissa, la pimpinella e molte altre.
Il reticolo di siepi, fossati, macchie boschive e filari inerbiti, consente di creare un riparo per gli animali e per gli insetti predatori che possono così svolgere l’importante ruolo di contenimento nei riguardi dei fitofagi e parassiti, rendendo possibile il completo abbandono della chimica come previsto dalle direttive europee per la produzione biologica.